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Ciuccio o dito in bocca: cos’è meglio?

Tempo di lettura 4 minuti

Denti dei bambini: cosa scegliere tra ciuccio e dito in bocca

Ciuccio o dito in bocca? Alzi la mano chi tra i neo-genitori non si è posto questa domanda!

Ma perchè i bambini sentono il bisogno/beneficio nel gesto di succhiare qualcosa? La suzione è un gesto importante per i bambini. Se ne servono per lenire un pianto, rendere più sopportabile l’eruzione dei primi dentini o per consolarsi nei momenti di stress.

Tuttavia non sempre accettano di buon grado l’uso di uno strumento esterno come un ciuccio, ma preferiscono il proprio pollice.

Allora quale delle due abitudini è la migliore per la loro salute e per i loro denti? Entrambe le soluzioni presentano vantaggi e svantaggi.

Il ciuccio: pro e contro

Il ciuccio è sicuramente lo strumento più popolare ed utilizzato. Ne esistono varie tipologie, molte delle quali sono anatomicamente adatte alla bocca dei bambini, riducendo le conseguenze negative di un uso eccessivo.

Principali lati positivi dell’uso del ciuccio:

  • Può essere facilmente sterilizzabile in acqua bollente;
  • Esistono ciucci che si adattano alla mandibola del bambino senza causare disallineamenti o malocclusioni;
  • Quando si usura è facilmente sostituibile con un ciuccio nuovo;
  • È fatto in silicone, un materiale igienico e che non trattiene odori o sapori;
  • Esiste un ciuccio “ortopedico”, che è consigliato perché crea minore malocclusione.

 

Principali lati negativi dell’uso del ciuccio:

  • Se usato scorrettamente, ad esempio se dato al bambino ogni qual volta egli piange, il ciuccio può diventare un vizio poichè finisce per rappresentare l’unico oggetto che gli permette di tranquillizzarsi;
  • Potrebbe favorire l’insorgenza di otiti: si ipotizza infatti che la suzione prolungata favorisca il reflusso di secrezioni nasofaringee all’interno della tuba di Eustachio;
  • Il ciuccio non arreca danni alla dentizione se usato entro i 10 – 12 mesi di vita con uso moderato. Dai 18 mesi bisogna ridurne l’utilizzo per poi eliminarlo definitivamente tra il secondo e terzo anno in quanto può causare malocclusioni.

Qualora decidessimo di adottare l’utilizzo del ciuccio seguendo le linee guida date, si ricorda che è importante sostituirlo una volta al mese.

Dito in bocca: pro e contro

Rispetto al ciuccio, il dito in bocca è certamente un gesto più naturale che il bambino decide di compiere nel momento in cui ne sente il bisogno (e non si rischia di dimenticarlo a casa!).

Tuttavia è un vizio che spesso viene portato avanti anche in età avanzata e, dal momento che il bambino compie questo gesto in maniera istintiva ed involontaria, è più difficile rimuovere questa abitudine che, se protratta, a lungo andare può causare malocclusioni e quindi la necessità di portare un apparecchio ortodontico per la correzione del morso.

 

 

In conclusione, meglio il ciuccio o il dito in bocca?

Entrambe le abitudini, se prolungate oltre i 4 anni di età, rappresentano comunque il maggior fattore di rischio per problemi ortodontici, come malocclusioni, morso aperto o morso incrociato. Tuttavia, se tenute sotto controllo, entrambe le soluzioni, non causano nessun problema di tipo dentale ai bambini.