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Allattamento e igiene dentale

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La cura dei denti durante l'allattamento

Quando si tratta dei figli tutto il resto a volte passa in secondo piano, anche la cura dei denti durante il periodo di allattamento. Tuttavia, trascurare la propria igiene orale per paura che possa condizionare l’allattamento non è soltanto un errore, bensì un fattore di rischio ulteriore per il neonato.

A molte madri viene erroneamente consigliato di interrompere l’allattamento quando si effettuano cure dentali. Talvolta viene persino consigliato di evitare del tutto la cura dei denti durante questo periodo per paura che possa avere degli effetti negativi sulla salute del neonato.

È importante sottolineare che la mamma che allatta può tranquillamente sottoporsi alle cure dentistiche previste dall’odontoiatra, ovviamente informandolo preventivamente.

La bocca della neo mamma è una zona che risente particolarmente dei profondi cambiamenti ormonali causati dalla gravidanza. Tra le problematiche che possono emergere troviamo:

  • aumento del reflusso;
  • nausea ed emesi gravidica;
  • incremento del flusso di sangue alle gengive.

Questi sono fattori che indeboliscono il cavo orale rendendo la neo mamma molto più suscettibile allo sviluppo delle carie tra gravidanza e l’allattamento. Inoltre, vi sono evidenze scientifiche che dimostrano la possibilità che la madre trasmetta al bambino il batterio responsabile della carie.

Le cure odontoiatriche durante l’allattamento: eventuali controindicazioni

Una delle pochissime controindicazioni esistenti può essere legata all’uso di alcuni farmaci, che però non vengono usati nella pratica odontoiatrica quotidiana, ma solo in rari casi.

Non ce ne sono invece per quanto riguarda l’anestesia che, essendo localizzata, viene smaltita rapidamente dall’organismo.

Qualora però la mamma voglia ugualmente evitare l’allattamento sotto anestesia locale sarà sufficiente saltare una poppata, quella immediatamente successiva alla seduta dal dentista, per poi riprendere ad allattare regolarmente.

Si può inoltre sostituire la poppata prelevando il latte materno in anticipo, con un tiralatte, e conservandolo in frigorifero, per poi darlo al piccolo dopo aver effettuato l’intervento.

La mamma in allattamento può inoltre sottoporsi tranquillamente a eventuali radiografie, sia del cavo orale che di altre parti del corpo.

Anche l’uso di antibiotici non comporta alcun problema al bambino, purché appartengano ad una classe compatibile con l’allattamento.

È consigliabile evitare tetracicline e chinolonici. Tutti gli altri principi attivi, come le penicilline, i loro derivati, o le cefalosporine risultano perfettamente compatibili.

Per la terapia con antinfiammatori e antidolorifici si possono usare farmaci come l’ibuprofene, dato che solo quantità minime di questo farmaco sono escrete nel latte materno.

Cosa è opportuno fare in allattamento per l’igiene dentale

Oltre a mantenere un’adeguata cura dell’igiene orale quotidiana, è opportuno evitare i cibi che possano aumentare il rischio di sviluppare carie, che in questa fase è più elevato.

È inoltre consigliabile effettuare dei controlli ogni 3 mesi durante la gravidanza e circa 4 mesi dopo il parto, oltre a delle regolari sedute di igiene dentale qualora l’odontoiatra lo ritenga necessario.

Da diverse ricerche è emerso che una madre con una salute dentale più sana darà un notevole contributo anche a quella del bambino, riducendo l’incidenza di malattie del cavo orale perfino in età adulta.