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Igiene orale e pulizia dei denti: caratteristiche e consigli

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L’igiene dentale professionale, più comunemente conosciuta come “pulizia dei denti”, è un trattamento dentistico professionale da eseguire periodicamente, da una a tre volte l’anno a seconda delle caratteristiche del paziente, per garantire la salute di denti e gengive.

Cos’è la pulizia dei denti e perché è importante

La pulizia dei denti è un trattamento finalizzato a rimuovere il tartaro da denti e gengive (detartrasi), prevenire patologie dei denti e delle loro strutture di supporto causati dall’accumulo di tartaro. È inoltre un’occasione per fare prevenzione: durante una seduta di igiene orale professionale il dentista o l’igienista dentale possono verificare lo stato di salute globale dei denti e della bocca così da escludere patologie quali la carie o quantomeno intervenire precocemente per trattarle.

Cos’è il tartaro

Il tartaro è una sostanza dura e giallastra, costituita dal deposito di minerali, che si forma attorno ai denti, a ridosso delle gengive e sotto il bordo gengivale. Si forma a causa di un processo di mineralizzazione e calcificazione della placca batterica non rimossa dai denti con la normale igiene orale domestica a contatto con la saliva. A favorire la formazione di tartaro è certamente una scarsa igiene orale: i residui del cibo che rimangono in bocca dopo i pasti vengono attaccati dai batteri dando origine alla placca batterica. Quando questa non è correttamente e periodicamente rimossa con spazzolino, dentifricio e filo interdentale può dare origine al tartaro. Ma non solo: esiste anche una maggiore o minore predisposizione innata alla formazione di tartaro. Ciò dipende da vari fattori genetici, quali una differente composizione chimica e un diverso pH della saliva.

Oltre a disturbi quali l’alitosi, l’accumulo di tartaro non periodicamente rimosso con la detartrasi dà luogo a problematiche anche gravi. Su tutte la parodontite, patologia infiammatoria a carico delle strutture portanti dei denti che, se trascurata, può causare la perdita dei denti. In presenza di tartaro, infatti, il tessuto gengivale si infiamma, si gonfia e si distanzia dai denti: ciò porta alla formazione delle cosiddette tasche gengivali, ovvero spazi al cui interno si depositano batteri che, proliferando, attaccano il dente causando dolore, sanguinamento gengivale e mobilità dentale fino, appunto, alla caduta dei denti.

Per evitare queste complicanze, che spesso richiedono interventi invasivi ed economicamente onerosi, è importante svolgere regolari trattamenti di pulizia dentale che, uniti a un’adeguata igiene orale quotidiana, aiutano a rimuovere la placca e il tartaro in eccesso.

In cosa consiste la pulizia dei denti?

La pulizia dei denti prevede la rimozione approfondita del tartaro attraverso l’ablazione del tartaro. È un trattamento indolore o, per alcuni pazienti, leggermente fastidioso specie quando non è stata effettuata da molto tempo. Gli effetti indesiderati della pulizia dei denti sono lievi, temporanei e transitori: può infatti comparire sanguinamento gengivale e potrebbe persistere per qualche giorno una maggiore sensibilità dentale.

La pulizia dei denti professionale

La pulizia dei denti svolta da un professionista, consiste nelle seguenti fasi:

  1. Risciacquo con un collutorio

    Tramite il risciacquo vengono eliminati eventuali residui di cibo e saliva, per permettere una visuale migliore della condizione dentale.

  2. Ispezione generale

    Il dentista o l’igienista dentale provvede a fare un’ispezione generale della bocca per valutarne lo stato di salute e verificare la presenza di infezioni, ascessi o carie. In base alla quantità di tartaro dentale presente sceglierà quindi la tecnica migliore per la sua rimozione.

  3. Ablazione del tartaro (detartrasi)

    Consiste nella rimozione del tartaro sopragengivale e nei primi tre millimetri sotto la gengiva.
    Possono essere utilizzati diversi strumenti, come l’ablatore a ultrasuoni o la curette. Durante tutta la procedura vengono utilizzati getti d’acqua e un aspiratore per tenere pulito lo spazio di lavoro e per aspirare la saliva che inevitabilmente viene prodotta.

  4. Pulizia degli spazi interdentali

    Oltre a pulire la superficie del dente, il tartaro e la placca vengono rimossi anche dagli spazi interdentali, aree più soggette all’accumulo di questi depositi. La pulizia dei denti a domicilio, infatti, non è sempre sufficiente a rimuovere completamente la placca, nonostante l’utilizzo del filo interdentale. Il tartaro, invece, non può essere rimosso con il semplice uso di spazzolino, dentifricio e filo interdentale.

  5. Polish o lucidatura dei denti

    In questa fase vengono rimosse le macchie superficiali dei denti (ad esempio quelle provocate da alimenti pigmentanti) per poi procedere con la lucidatura mediante l’applicazione di una pasta che può essere abrasiva o meno, in base alla presenza e alla tipologia delle macchie.

Quando fare la pulizia dentale

Quando è consigliabile effettuare l’igiene orale? Solitamente si consiglia di effettuare la pulizia dei denti ogni sei mesi per mantenere la bocca in salute e sotto controllo. Tuttavia le tempistiche possono variare da soggetto a soggetto, anche in base alla cura che il paziente dedica quotidianamente alla propria igiene orale.

Qualora vi sia un quadro di malattia parodontale, sarà necessario eseguire la pulizia dei denti più frequentemente, anche ogni tre mesi, per evitare che l’accumulo di tartaro peggiori i disturbi già presenti.

Consigli per una corretta igiene orale a casa

Dopo ogni pasto, è bene attendere almeno 20 minuti prima di lavarsi i denti, meglio se con uno spazzolino elettrico a testina tonda, ideale per ottenere una pulizia accurata.

Nei 2 minuti di spazzolamento consigliati, è bene ricordare di dedicare tempo e attenzioni anche alla parte interna delle arcate, ossia quella che si affaccia sull’interno della bocca.

È importante pulire delicatamente anche la lingua, dedicandole almeno una trentina di secondi. Molti spazzolini manuali presentano nella parte posteriore il puliscilingua: in questo caso il movimento deve partire dal fondo della lingua fino alla punta, e mai nel senso contrario.

Anche il filo interdentale ricopre un ruolo fondamentale nella cura quotidiana dell’igiene orale: è buona norma utilizzarlo tutte le sere dopo l’ultimo pasto, passandolo in ogni spazio. Concludere sciacquando la bocca con il collutorio.

Quando si consumano bevande e alimenti colorati come il caffè o il vino rosso, e manca la possibilità di lavarsi i denti, è bene bere un bicchiere d’acqua che aiuta a diluire il pigmento causa di ingiallimento dei denti. Anche il fumo delle sigarette macchia e ingiallisce i denti.