Un intervento di chirurgia orale, come ad esempio un’estrazione di un elemento dentario o l’inserimento di impianti per la sostituzione di denti mancanti, può comportare l’applicazione di alcuni punti di sutura al termine del trattamento.
Ma cosa comporta esattamente avere dei punti di sutura nella cavità orale? E quali accorgimenti sono necessari per gestirli al meglio?
Questo articolo è pensato per rispondere alle domande più comuni dei pazienti sui punti di sutura: dalle modalità di rimozione alle accortezze per mantenerli puliti, fino ai comportamenti da evitare durante il recupero.
1. Come si rimuovono i punti di sutura in bocca?
I punti di sutura in bocca possono essere riassorbibili o non riassorbibili. Generalmente vengono rimossi dopo 7-10 giorni dall’intervento, talvolta anche un paio di settimane.
Nel caso dei fili riassorbibili, l’eventuale permanenza di qualche punto non comporta problematiche in quanto si verificherà un riassorbimento fisiologico nel giro di qualche settimana. Si tratta di una procedura veloce e, generalmente, priva di dolore. L’odontoiatra utilizza strumenti specifici, come ad esempio delle piccole forbici, per rimuovere le suture senza che sia necessaria l’anestesia. Durante questa visita di controllo, viene verificato anche lo stato di guarigione del sito chirurgico, assicurandosi che tutto proceda nel modo corretto.
2. Cosa fare se i punti si distaccano prima del previsto?
A volte si può osservare un distacco spontaneo di alcuni punti di sutura. Se questo accade nei primi giorni successivi all’intervento, è consigliabile contattare l’odontoiatra per una valutazione. Un distacco di qualche punto di sutura, invece, in vicinanza della visita di controllo fissata per la rimozione può essere un evento normale e comune. Anche in questo caso, però, è prudente informare il medico per escludere eventuali problemi.