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Bruxismo e malocclusione: tutto quello che c’è da sapere

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Che cos’è il bruxismo

Che cos’è il bruxismo? Una malattia? Un disturbo?

Il bruxismo è una problematica che interessa moltissime persone. Il Comitato Medico Scientifico di DentalPro risponde alle nostre domande.

CMS: È vero, il bruxismo interessa moltissime persone tra cui anche i giovani e a volte persino i bambini. Il bruxismo è una parafunzione, ossia una condizione che porta i denti ad essere a contatto fra di loro per un tempo molto più prolungato rispetto a chi non ne è affetto. Le persone che ne soffrono tendono a digrignare i denti sia di giorno che di notte, provocando l’usura della superficie masticante dei denti.

È vero che è più grave il bruxismo notturno perché accade mentre dormiamo e non riusciamo a controllarlo?

CMS: In genere il bruxismo non avviene durante tutta la notte, ma solo in alcune fasi del sonno. Sicuramente quello notturno è incontrollabile, per cui risulta difficile eliminarlo e non ci sono molte soluzioni a parte l’utilizzo di un bite dentale o delle placche di svincolo che servono a distanziare le arcate ed evitare che si usurino i denti.

Quali sono le cause del bruxismo?

CMS: Le cause del bruxismo non sono note, si pensava che servisse per eliminare tutte quelle interferenze occlusali che si presentano nei soggetti affetti da una malocclusione.

Si pensava fosse un problema risolvibile naturalmente durante la crescita. 

CMS: Questo può essere vero soltanto a volte, quando nei bambini c’è una dentizione mista con denti decidui, denti da latte e denti permanenti.

Tuttavia, alcune persone adulte continuavano a soffrire di bruxismo anche dopo aver eliminato completamente le interferenze occlusali: alcuni pazienti hanno abraso totalmente i denti fino alle gengive, danneggiandole.

Il bruxismo nei bambini

Cosa si può fare per il bruxismo nei bambini?

CMS: Ci sono pazienti che portano i bambini dicendo che li sentono digrignare durante la notte. In questo caso realizzare un bite è complesso perché il bambino crescendo dovrebbe sostituirlo troppo spesso.

In generale, per i bambini, è meglio aspettare, magari valutare se mettere un apparecchio ortodontico perché c’è una malocclusione.

Infine, il fatto che anche i bambini ne siano colpiti, sfata la leggenda che il bruxismo sia figlio dello stress. Lo stress ha probabilmente anche una sua incidenza, però non è chiara l’origine del bruxismo, né è chiaro il meccanismo per cui questa parafunzione si verifichi.

Quali sono le soluzioni per il bruxismo

E’ possibile risolvere il problema del bruxismo o limitarne i danni? 

CMS: Non è possibile risolvere il bruxismo, bisogna conviverci, ma è possibile adottare soluzioni per contenere la problematica. L’importante è evitare che ci sia un’usura eccessiva dei denti legata allo strofinamento continuo, quindi effettuare una visita odontoiatrica nel caso in cui si riscontri il fenomeno del bruxismo e, se risulta necessario, mettere un bite dentale o una placca di svincolo.

Dunque che cos’è il bite?

CMS: Il bite è un cuscinetto rigido che viene realizzato prendendo le impronte delle arcate dentali ed impedisce alle due arcate di toccarsi direttamente. Viene prescritto dall’odontoiatra a seguito della visita e generalmente si mette nell’arcata inferiore.

Lo spessore varia a seconda dell’occlusione del paziente e i modelli, che sono dei calchi in gesso sviluppati dall’impronta dell’arcata, vengono montati in un’apparecchiatura che si chiama articolatore che simula i movimenti della mandibola.

Viene infine effettuato un aggiustamento occlusale, controllando se ci sono dei precontatti. Il bite si indossa in genere durante la notte.

Nel caso di scricchiolio alla mandibola nel movimento di apertura e chiusura, di cosa può trattarsi?

CMS: Potrebbe trattarsi di un problema che viene definito disordine cranio-mandibolare, cioè un posizionamento errato del disco articolare che è presente nell’articolazione temporo-mandibolare, cioè quella che collega la mandibola al cranio. È un’articolazione bilaterale molto complessa e può subire delle patologie come conseguenza delle malocclusioni dentali.

Quindi, se c’è la perdita di elementi dentali, un morso aperto o qualche altro tipo di malocclusione, può subire uno stress eccessivo con conseguente spostamento del disco articolare. Alcune volte il paziente, oltre a sentire un “click”, può persino riscontrare difficoltà nell’apertura della bocca.

In questi casi sicuramente si consiglia la visita da un odontoiatra che si occupi di disordini cranio-mandibolari o gnatologia.

È la malocclusione che causa il bruxismo o viceversa? Che relazione c’è tra sintomi quali la tensione muscolare ed il mal di testa?

CMS: Molto spesso i sintomi del bruxismo collegati: la persona che soffre di bruxismo, se digrigna i denti durante la notte o li tiene serrati, affatica la muscolatura masticatoria quindi al risveglio può avere già dolori muscolari e mal di testa. In quest’ultimo caso si consiglia una valutazione dallo specialista. Inoltre, ci possono essere anche altri problemi legati alla zona cervicale, è quindi una casistica da valutare nel suo insieme.

La malocclusione ha un’origine genetica?

CMS: È più corretto definirla un’origine di natura familiare. Ci sono diversi pazienti con malocclusioni di 3^ classe, cioè morsi incrociati importanti, che hanno altri casi simili nella propria famiglia, bambini inclusi.

Cosa può far peggiorare una malocclusione?

CMS: Sicuramente la perdita dei denti può essere peggiorativa. Molto spesso i pazienti che ne sono affetti hanno perso dei molari e non li hanno mai sostituiti. I denti rimasti si spostano dunque in maniera anomala causando malocclusioni.

Come facciamo ad accorgerci se bruxiamo o no?

CMS: Generalmente sono le persone con le quali dormiamo che se ne accorgono sentendo il tipico rumore dei denti che stridono. Lo si può anche notare dal fatto che ci si sveglia al mattino con dei dolori alla mandibola o ai denti stessi. Comunque, in caso di dubbi, è sempre consigliabile una visita specialistica.