
Dott.ssa Silvia Rovere
Sono nata a Latina e ho conseguito il titolo di studio in odontoiatria presso l’Università “La Sapienza” in Roma. Vivo e lavoro ormai da anni a Torino e, dal 2016, nella clinica DentalPro di Orbassano.
L’otturazione dentale è uno degli interventi più comuni e fondamentali in odontoiatria. Serve a riparare i denti danneggiati dalla carie, e quindi a restaurarli per ripristinare sia la loro funzionalità che l’aspetto estetico. Quando i batteri cariogeni, che si nutrono dello zucchero, invadono lo smalto e la dentina del dente, provocano la formazione di una cavità che va trattata al più presto per evitare danni maggiori.
Sono la Dottoressa Silvia Rovere, odontoiatra presso la clinica DentalPro di Orbassano ormai da quasi 10 anni. Mi occupo principalmente di tutto ciò che concerne il restauro e la cura dei denti, ma anche del ripristino di questi ultimi con protesi, nel caso mancassero. Oggi vedremo insieme come si fanno le otturazioni ai denti e perché sono la soluzione ideale per ripararli dai danni della carie e prevenire l’espansione del danno anche alla polpa e al nervo.
Le carie non vanno mai trascurate: anche se si trattasse di carie iniziali o superficiali, l’azione erosiva dei batteri a lungo termine può causare danni seri. Una volta che i batteri avranno raggiunto la polpa (il cuore) del dente, non si potrà più intervenire con una semplice otturazione.
L’otturazione dei denti è un trattamento relativamente semplice ma altamente preciso, che viene eseguito dal dentista in vari passaggi. Poiché i materiali che si utilizzano devono essere applicati su superfici asciutte, per migliorarne l’adesione è indispensabile l’uso della diga di gomma in tutti i casi in cui sia possibile: isolando il campo, permette un restauro adeguato.
Ecco cosa accade durante il trattamento:
Molti pazienti temono il dolore associato all’otturazione dei denti, ma l’intervento è generalmente indolore poiché il dentista utilizza l’anestesia locale per maggiore comfort durante la procedura. Dopo l’intervento, un leggero fastidio può persistere per alcuni giorni, ma è solitamente di breve durata e gestibile con antidolorifici.
Esistono diversi tipi di otturazioni, e il dentista sceglie il materiale più adatto a seconda della gravità della carie, della posizione del dente e delle preferenze estetiche del paziente. Le otturazioni più comuni includono:
La durata di un’otturazione dentale dipende da vari fattori, tra cui il tipo di materiale utilizzato e la posizione del dente. In generale, le otturazioni in composito possono durare tra i 5 e i 10 anni, a condizione che vengano mantenute con una buona igiene orale. Tuttavia, fattori come l’alimentazione, le abitudini quotidiane (ad esempio, masticare cibi troppo duri o l’uso di denti per abitudini improprie) e la scarsa igiene orale, possono influire sulla durata dell’otturazione.
Una delle domande che ricevo più frequentemente dai pazienti è “come lavare i denti dopo l’otturazione dentale?”.
In generale, non ci sono particolari restrizioni riguardo alla pulizia dei denti. È importante continuare a spazzolare i denti come al solito, ma con particolare attenzione nella zona trattata, evitare di usare lo spazzolino con troppa pressione e scegliere un dentifricio delicato.
In generale, per garantire la durata delle otturazioni e mantenere la salute dei tuoi denti, è fondamentale seguire una corretta routine di igiene orale e programmare controlli periodici dal dentista.
Con una buona prevenzione, le otturazioni possono durare a lungo, mantenendo il tuo sorriso sano e funzionale.
Sono nata a Latina e ho conseguito il titolo di studio in odontoiatria presso l’Università “La Sapienza” in Roma. Vivo e lavoro ormai da anni a Torino e, dal 2016, nella clinica DentalPro di Orbassano.
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