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Contenzione dei denti: cos'è e perché è importante per il tuo sorriso

Tempo di lettura 4 min.

Cos’è la contenzione dentale?

La contenzione dentale rappresenta una fase cruciale del trattamento ortodontico, finalizzata a mantenere stabile la posizione corretta dei denti una volta completato l’allineamento. Dopo la rimozione dell’apparecchio ortodontico attivo, è indispensabile l’uso di un dispositivo di contenzione, progettato per prevenire recidive e assicurare la conservazione dei risultati ottenuti. Questo strumento impedisce movimenti indesiderati dei denti, tutelando la stabilità a lungo termine dell’arcata dentale e quindi, in ultima analisi, il risultato ottenuto con la terapia

A cosa serve l’apparecchio di contenzione?

Come abbiamo detto, l’apparecchio di contenzione, conosciuto anche come retainer, serve per impedire la recidiva ortodontica e per preservare il risultato raggiunto attraverso l’ortodonzia.

La recidiva ortodontica si verifica quando i denti ritornano a spostarsi dopo il termine di una terapia. Tipicamente, una volta concluso un movimento ortodontico, i denti hanno la tendenza a tornare nella loro posizione originale e la bocca è sottoposta all’azione di diverse forze che tendono a spostare i denti allineati, poiché questi non sono ancora ben consolidati nella nuova posizione.

L’apparecchio di contenzione è l’unico strumento in grado di impedire questo fenomeno, evitando che i denti ritornino in posizione scorretta dopo un trattamento ortodontico, eseguito con apparecchi mobili, fissi o mascherine trasparenti.

Apparecchio di contenzione: le tipologie

  1. Apparecchio di contenzione mobile palatale
    È costituito da una placca che aderisce al palato e da un filo che ruota intorno, sostenendo i denti. Questo strumento semplifica le manovre per l’igiene orale, potendo essere rimosso durante la fase di spazzolamento e per utilizzare il filo interdentale.
  2. Apparecchio di contenzione mobile a mascherina
    Si presenta come una mascherina trasparente, realizzata in materiale termoplastico, che viene posizionata sull’arcata dentale interessata dal trattamento.
  3. Apparecchio di contenzione fisso
    Composto da un arco metallico che viene applicato sul profilo interno dell’arcata dentale. In questo caso le manovre di pulizia orale sono più complicate e il passaggio del filo interdentale risulta ostacolato.

Per scegliere tra le diverse soluzioni disponibili è fondamentale affidarsi alle valutazioni tecniche di uno specialista. In generale, gli apparecchi di contenzione mobile necessitano di una grande collaborazione da parte del paziente, che deve ricordare di indossarli quotidianamente per il numero di ore indicate.

Apparecchio di contenzione: durata

Quando un paziente deve iniziare a utilizzare un apparecchio di contenzione dentale, la domanda più comune riguarda il tempo di applicazione quotidiano. Stabilire correttamente le ore di applicazione è fondamentale per assicurare la massima efficacia del trattamento e il mantenimento nel tempo dei risultati ottenuti con l’ortodonzia.

Va detto che le tempistiche variano a seconda del tipo di apparecchio utilizzato va indossato l’arco temporale stabilito dal dentista.

Se l’apparecchio è fisso, la domanda viene meno.

Per l’apparecchio di contenzione mobile, invece, la durata giornaliera si può suddividere in più fasi.

  • In una prima fase, che dura circa una settimana, di norma l’apparecchio va tenuto per tutto il giorno e va rimosso soltanto durante i pasti e per effettuare la pulizia del cavo orale.
  • In una seconda fase, che può variare dai 2 fino ai 6 mesi, va portato per almeno 14 ore: durante la notte, più alcune ore dal giorno.
  • Dal sesto mese in poi e fino al temine della terapia stabilita dal dentista, invece, è sufficiente indossarlo soltanto nelle ore notturne.

Durante questo periodo è fondamentale sottoporsi a visite regolari dal dentista, per effettuare screening accurati e verificare la presenza di movimenti che – ove presenti – andranno subito contenuti con interventi tempestivi.

Cosa succede se si dimentica di indossare l’apparecchio di contenzione?

Se non si osserva la fase di contenzione ortodontica e non si indossa l’apparecchio come prescritto, si rischia di avere assestamenti dentali e spostamenti indesiderati. Pertanto, il mancato utilizzo, o un utilizzo non in linea con le indicazioni ricevute, rischia di far venire meno i risultati ottenuti tramite il trattamento ortodontico. In questo caso i denti tornano nella posizione precedente, ovvero non allineati o storti, nel breve periodo, innescando la recidiva ortodontica.

Qualora dovesse verificarsi un fenomeno del genere, l’unica soluzione per ripristinare la situazione è quella di sottoporsi a una nuova terapia ortodontica.