Curettage gengivale

Il curettage è un trattamento effettuato per la pulizia profonda dei denti e delle gengive. Il termine deriva dallo strumento che si utilizza per effettuare l’operazione, chiamato curette. Il curettage gengivale elimina il tartaro dallo spazio sottogengivale, causa della formazione delle tasche gengivali.

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A cosa serve il curettage

La pulizia profonda dei denti è consigliata per pulire efficacemente le tasche gengivali e per curare i sintomi della parodontite.

Attraverso l’utilizzo della curette vengono eliminati tartaro e placca batterica sottogengiva che, tradizionalmente, non si riescono a rimuovere attraverso l’igiene orale quotidiana e quella professionale. L’accumulo di questi residui può provocare l’insorgenza di malattie parodontali.
Il tartaro, infatti, intacca il sostegno osseo dei denti formando tasche sottogengivali, che, a lungo termine, possono provocare la perdita del dente.

Tipologie di Curettage

  1. Curettage a cielo coperto (o chiuso)

    Si pratica in aree del cavo orale facilmente accessibili e la pulizia viene effettuata con curette manuali o attraverso laser, che non prevede il ricorso all’anestesia locale. Questo trattamento è generalmente indolore e permette di liberare la superficie radicolare dalla placca.

  2. Curettage a cielo aperto

    È un intervento di microchirurgia che si effettua quando la profondità della tasca parodontale supera i 5 millimetri. Grazie a una piccola incisione e al sollevamento del lembo gengivale, lo specialista riesce a separare la gengiva dall’osso e ad effettuare la pulizia dei tessuti interessati e la levigatura delle radici, prima di chiudere il lembo attraverso dei punti di sutura.

I vantaggi del curettage

Il curettage dei denti assicura un notevole miglioramento dell’igiene e della salute orale.

Ecco alcuni dei suoi benefici più evidenti:

  • riduce il rischio di perdita dei denti,
  • previene l’insorgenza di malattie parodontali,
  • riduce le infiammazioni gengivali,
  • riduce l’alito cattivo,
  • riduce il sanguinamento gengivale.

Quando si consiglia il curettage gengivale?

Per avviare un trattamento di curettage è fondamentale ottenere una valutazione da parte di uno specialista. Di solito, è l’odontoiatra a prescrivere questa procedura, che viene poi eseguita dall’igienista dentale.

Il curettage si rivela un metodo fondamentale per tutti i pazienti affetti da malattia parodontale, per evitare la perdita di uno o di tutti gli elementi dentari presenti nel cavo orale.

In genere si ritiene necessario ricorrere a questa procedura nelle fasi avanzate della malattia parodontale, ovvero quando si verifica un’infiammazione rilevante e la formazione di tasche gengivali profonde.

Il curettage è dunque un trattamento indispensabile in tutti i casi in cui un intervento professionale di ablazione del tartaro non si rivela sufficiente.

Quali sono i rischi del curettage gengivale?

Se ritenuto necessario, quando si interviene in profondità, la procedura di curettage può essere effettuata in anestesia locale.

Dopo l’intervento è possibile avvertire un certo livello di sensibilità dentinale, che dura solitamente 3-4 giorni e che, sotto consulto dello specialista, può essere ridotto e gestito attraverso una terapia antidolorifica.

Per minimizzare il rischio di infiammazioni e infezioni dopo il trattamento, il paziente deve avere cura della propria igiene orale e della pulizia interdentale, scegliere alimenti molli e facilmente masticabili ed evitare di fumare.

Il curettage gengivale è considerato un trattamento sicuro. Al pari di ogni procedura medica, tuttavia, può comportare alcune complicazioni, come reazioni all’anestesia o infezioni.