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Ascesso dentale: sintomi, cause e come curarlo

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Cos'è l'ascesso dentale

L’ascesso dentale, conosciuto anche come ascesso periapicale o ascesso alveolare, è un accumulo circoscritto di pus situato nella zona attorno all’apice o alla radice di un dente. La raccolta di pus tende a migrare verso la superficie, comparendo di solito come una tumefazione ben delimitata in corrispondenza della gengiva.

Si tratta di una reazione infiammatoria del nostro corpo, nel tentativo da parte dell’organismo di contenere ed eliminare l’infezione.

 

Tipologie di ascesso dentale

L’ascesso può essere principalmente di due tipi:

Ascesso dentale parodontale

L’ascesso dentale parodontale è la tipologia di infiammazione che colpisce il parodonto, ossia l’apparato di supporto del dente. Si verifica quando i batteri si accumulano nei solchi tra dente e gengiva provocando un’infezione. Tra le cause principali dell’accumulo dei batteri menzioniamo la placca accumulatasi a fronte di una scorretta o insufficiente igiene dentale. Se non opportunamente trattata con l’igiene orale casalinga e controlli di routine almeno ogni 6-8 mesi, la placca aggrava il solco tra dente e gengiva, dando luogo alle cosiddette “tasche”, dove avviene la proliferazione dei batteri.

Ascesso dentale periapicale

L’ascesso dentale periapicale è una raccolta di pus alla radice di un dente. La causa principale di questo tipo di ascesso è da ricercarsi principalmente nel peggioramento di una carie, che, andando a danneggiare lo smalto del dente, raggiunge e intacca la dentina fino a colpire la radice del dente e la polpa dentale. In quest’area, i batteri coinvolti nel processo cariogeno provocano un’estesa infezione purulenta causando la fase acuta dell’ascesso.

Sintomi dell’ascesso dentale

Il sintomo principale dell’ascesso dentale è solitamente un forte mal di denti, che può manifestarsi anche solo toccando con la lingua il dente interessato o durante azioni quotidiane, come masticare il cibo o lavarsi i denti.

Inoltre, il paziente può accusare anche altri sintomi quali:

Quali sono le cause dell’ascesso dentale?

La reazione infiammatoria è causata dalla proliferazione dei batteri, delle relative tossine e dei prodotti del metabolismo batterico nei tessuti periapicali del dente (legamento parodontale e osso) attraverso i canali interni del dente stesso.

Spesso la ragione per cui i batteri riescono ad accumularsi sui denti, causando un ascesso, è la scarsa igiene orale. Talvolta, anche gli interventi dentali come le otturazioni e le devitalizzazioni sono da identificarsi come una tra le cause più frequenti.

Infatti, la placca in accumulo, se trascurata, può causare carie e malattie gengivali, che possono sfociare in un ascesso come risposta del nostro organismo all’infezione batterica.

La diagnosi

Nel caso in cui il dente colpito dall’ascesso non sia chiaramente individuabile durante l’esame clinico, potrebbe essere necessario attuare analisi radiografiche, utili per rilevare una carie o le tracce di una precedente devitalizzazione incongrua come possibili fonti del problema.

 

Cure e rimedi dell’ascesso dentale

Per curare un ascesso dentale, come prima cosa è necessario rivolgersi al proprio dentista di fiducia o al medico di base.

Trattandosi di un’infezione, l’ascesso dentale potrebbe richiedere una cura antibiotica, eventualmente supportata dalla somministrazione di farmaci antidolorifici per alleviare il dolore.

Ai fini di una corretta guarigione è fondamentale il drenaggio del pus. Questo passaggio potrà essere effettuato, attraverso il dente, come prima fase del trattamento endodontico, a seconda della posizione in cui si trova la raccolta purulenta.

Inoltre, è importante ricordare che se si è affetti da ascesso è consigliabile:

  • Evitare cibi troppo caldi o troppo freddi
  • Utilizzare uno spazzolino a setole morbide
  • Evitare l’uso del filo interdentale, almeno nei pressi del dente coinvolto

Infine, per evitare l’insorgenza di malattie gengivali, carie e quindi anche ascessi, è sufficiente tenere delle corrette abitudini di igiene orale quotidiana quali:

  • Usare il filo interdentale almeno una volta al giorno
  • Usare uno spazzolino a setole morbide
  • Cambiare lo spazzolino ogni 3 mesi circa
  • Evitare, o almeno ridurre, bevande zuccherate ed alcolici
  • Effettuare dei controlli periodici e pianificare l’ablazione del tartaro