Parodontologia

La salute del parodonto, cioè il tessuto di sostegno del dente, è importantissima se vogliamo prevenire e curare disturbi che potrebbero portare alla parodontite, malattia infiammatoria che causa la perdita dei denti.

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Cos'è la parodontologia

La parodontologia è la branca dell’odontoiatria che si occupa dello stato di salute del parodonto, ossia il tessuto di sostegno dell’elemento dentale costituito da gengiva, osso alveolare, legamenti parodontali e cemento radicolare.

L’obiettivo della parodontologia è mantenere lo stato di salute del parodonto e di curare le principali malattie parodontali: la gengivite e la parodontite.

 

Cos'è la gengivite

La gengivite è una condizione infiammatoria dei tessuti molli che circondano il dente ed è causata da una risposta immunitaria verso agenti irritanti di varia natura. È una delle malattie odontoiatriche più diffuse e il suo sintomo evidente è il sanguinamento quando ci si lava i denti e naturalmente le gengive gonfie.

È molto importante non sottovalutare i suoi sintomi poichè un’iniziale gengivite, se trascurata, potrebbe sfociare in malattia parodontale.

Come prevenire la gengivite

È possibile prevenire l’insorgere di gengiviti ricordandosi di:

  • Sottoporsi periodicamente (ogni 6-12 mesi) all’igiene dentale professionale e ai check-up di routine;
  • Non sottovalutare la pulizia della lingua durante l’igiene orale quotidiana;
  • Evitare il fumo;
  • Limitare gli alcoolici.

Rimedi per le gengive infiammate

Quando le gengive sono gonfie e infiammate, i rimedi passano dall’igiene orale domestica e professionale e da eventuali trattamenti che sarà l’odontoiatra a prescrivere.

Di fronte a questo disturbo è infatti sempre necessario rivolgersi al dentista per individuare le cause e intervenire con la corretta terapia. 

Cos'è la parodontite

Con il termine parodontite si indica una patologia infiammatoria cronica che può compromettere e danneggiare le strutture che sostengono i denti nell’osso, arrivando a causare mobilità e la successiva perdita dei denti.

Trascurare un’infiammazione gengivale può portare alla malattia parodontale che nei casi più gravi viene chiamata volgarmente “piorrea”. Questa, in assenza di trattamenti adeguati, progredisce lentamente fino alla caduta dei denti.

Quando si manifesta la parodontite

Generalmente la parodontite si manifesta dopo i 35 anni mentre difficilmente si presenta in pazienti più giovani (la cosiddetta parodontite giovanile).

 

I sintomi della parodontite

I principali sintomi della parodontite sono:

  • il sanguinamento;
  • la sensibilità;
  • la mobilità dei denti.

I nostri medici sono molto attenti a sensibilizzare i pazienti alla prevenzione e alla cura dei propri denti!

Le cause della parodontite

Le cause principali della parodontite sono:

  • scarsa igiene orale che provoca l’infezione batterica;
  • accumulo di tartaro;
  • processo infiammatorio che sfocia in gengivite, rappresentato principalmente dal sanguinamento della parte.

Diagnosi della parodontite

La diagnosi della parodontite viene effettuata dallo specialista paradontologo mediante il sondaggio parodontale, che consiste nell’inserimento di una sonda di misurazione tra il dente e il bordo gengivale per rilevare le dimensioni dello spazio presente.

Un altro esame diagnostico è la radiografia endorale che permette di visualizzare al massimo tre o quattro denti e serve per valutare nello specifico l’anatomia del singolo elemento misurando la quantità di osso persa e la forma delle tasche parodontali.

Curare la parodontite senza intervento chirurgico

La cura della parodontite prevede in prima battuta l’asportazione del tartaro e della placca che si sono generate negli spazi tra dente, gengiva e osso.

Il dentista o l’igienista, utilizzando strumenti di raschiamento professionali, rimuoveranno i tessuti infetti in modo da rendere la superficie gengivale priva di batteri, facilitando la completa guarigione dei tessuti.

Curare la parodontite chirurgicamente

La situazione di ogni singolo paziente prevede una attenta valutazione dalla quale sarà possibile adottare le misure più idonee per curare la patologia, quali:

  • Riduzione chirurgica dello spazio tra dente, gengiva e osso al fine di togliere i tessuti infetti e il tartaro.
  • Rigenerazione pilotata dell’osso attraverso l’inserimento di un materiale biocompatibile nella parte interessata, con il fine di rigenerare il tessuto e migliorare la stabilità del dente.
  • Inserimento di tessuto molle  quando le gengive non ritornano al posto originale, anche dopo la rimozione del tartaro e della placca.
  • Estrazione del dente: si applica nei casi più gravi, quando non esistono altre strade per salvare il dente. Il dente viene tolto e viene inserito un impianto dentale.